domenica 28 novembre 2010

Uscita con "Tunz Tunz"

Ieri pomeriggio :
Con "Tunz Tunz", una mia amica d'infanzia (ci conosciamo dai tempi dell'asilo!), decidiamo di vederci ed ad andare al multisala insieme.
Progetto:
Ci porterà suo padre e ci verrà a prendere il mio, perchè lei vuole dormire da me.
Film? - Horror!!! Sicuramente - dice perentoria lei.
- Mi raccomando! Indianini forever! Li metterò anche io - aggiunge.
Ma che bello... borbotto.... indianini... bleah! Io metto abitualmente gli anfibi e all'idea di mettere quella sottospecie di stivali modello pantofola col rimbocco... no....decisamente la serata non promette bene!

Ieri sera :
Siamo sull'Audi del babbo di "Tunz Tunz".
Io : Jeans scuri, maglia aderente grigia con collo a V, indianini (!!), smalto fucsia (!!) (altra pretesa della Sig.na  "Tunz Tunz"). Vuole proprio giocare alle gemelle... si usa così tra i truzzi???
Io sono stata al gioco, perchè altrimenti uscire con lei diventa un'esperienza traumatica. Più traumatica di usare gli indianini e lo smalto fucsia? Ebbene si! Fidatevi...!

Allora... siamo in macchina e cosa vedo? Pardon!! NON vedo: gli indianini! La meschina si è messa le ballerine! - Non li ho trovati...- prova a giustificarsi con poca convinzione.
Incasso. Ma questa me la paga.
Arriviamo e dopo un pò di battibecchi, LEI sceglie "Devil", film dal titolo sinistro. OK... buttiamoci, continuo a ripetermi come un CD rotto.
 Sembra tutto tranquillo: Happy meal da Mc Donald, confidenze (le sue) ad alto tasso erotico (ma quando fa queste cose! non dorme mai???), e spataccamenti vari sul cellulare, mi chiede a bruciapelo : - ti dispiace se viene con noi anche il mio ragazzo?-
-Ehmmmm ragazzo? Da quanti minuti hai un ragazzo? -
- mahhh è uno carino... ne ho due a dir la verità... ma stasera è libero lui... -
Il tipo arriva con mezz'ora di ritardo e per tutto il tempo "Tunz Tunz" è voluta restare vicino alla porta per non perderlo... un mal di schienaaaa!
Nella sala si siedono vicini ed è tutto un  "slurp-slap-spic-iummm- intercalato dalla voce di lei che sfrontatamente mi dice: - Lydia dammi una mano; devi assolutamente sentire com'è tosta la tartaruga del mio ragazzo! -
In quel momento la sala si è illuminata di una luce improvvisa e rossastra: le mie guance sono andate a fuoco.
Ma senti questa oh!
Mi sono messa a chattare col telefono con Raperonzolo, che da grande amica ha diviso la mia agonia.
Evvai! Il filmastro è finito. Tutti a casaaaa! Già lo spirito si risolleva insieme agli angoli della bocca.
- Ciao a tutti.. è stato bello (per modo di dire!)... ciaciaciaoooo!
- Lydia, ti voglio presentare i miei amici - mi dice con l'entusiasmo alle stella "Tunz Tunz".
Tre. Erano tre individui indefiniti. Look social americano-sub urbano con inflessioni jazz-slow soul.... praticamente non li ho capiti. Due con la sigaretta in bocca e parlavano così a bassa voce che non si capiva niente, un'altro che sembrava Kenny di "South Park" senza spiaccicare parola.
Mia mamma dice- se non sai cosa dire, sorridi e basta- e così ho fatto: un' ebete, sembravo.
Arriva la grande proposta, urlata perchè la udissero tutti i sordi - Su, Lydia dai un tiro alla siga -
Voi dovete sapere che non ho nulla contro i fumatori, ma a me proprio non interessa farlo. Ma devo dire, che dopo il tono oltre i 300 decibel col quale informava il mondo che la povera, beghina Lydia Burton (si, ha pure usato il cognome!) non aveva mai fumato, nè bevuto un goccio di Vodka, ho ceduto al biasimo generale e ho dato un tiro. Epilogo : una folata di vento mi ha buttato il fumo in un occhio e mi ha accecata. Risultato: un occhio rosso e gonfio, da coprire IMMEDIATAMENTE con la frangia; tosse convulsa con agonia mentale e velocissimo remember sul perchè continuo ancora ad esserle amica... L'affetto! Mannaggia al mio cuore tenero!
Con grinta e determinazione (in realtà imprecando e incazzandomi con lei parecchio) la prendo da parte e la informo che, seduta stante, si va a casa!
A casa, dopo due ore (!) di racconti sul suo passato da porno pin-up eccola che si addormenta!
Era ora!! Dio quanto ho sognato questo momento! Ho perfino pensato che sarebbe stato meglio stare a casa a studiare matematica...... e questo la dice tutta sul mio umore!

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